Anche la PAT crede nel progetto e lo sostiene con un importante contributo che abbatterà il costo di impianto delle singole piante avvantaggiando economicamente i frutticoltori.
“Utili sia in chiave di mercato che di sostenibilità delle produzioni” dichiara Giulia Zanotelli, Assessore all’Agricoltura

CLES (Tn), novembre 2019 – Cambia il gusto, cambia il clima, cambiano le mele. Melinda, osservatore privilegiato in quanto uno dei principali produttori in Italia, ha analizzato i trend mondiali del mercato melicolo, individuando quali siano le varietà su cui investire per il prossimo futuro. Uno scenario complesso e in rapido mutamento che il Consorzio ha saputo valutare in maniera tempestiva e che conferma quanto le potenzialità produttive delle Valli di Non e di Sole in Trentino incontrino le nuove linee di tendenza dei mercati.

Il progetto che mira a favorire l’impianto di nuove club ha l’obiettivo di offrire ai produttori una migliore prospettiva di stabilità, sia aziendale che in termini di resa e per questo sarà sostenuto anche dalle istituzioni locali. La Provincia Autonoma di Trento infatti, per mezzo di una delibera della Giunta Provinciale, metterà a disposizione dei frutticoltori trentini che investiranno sulle nuove varietà 9 milioni di euro per il prossimo triennio. Già lo scorso agosto l’Assessore Giulia Zanotelli, in occasione del 30° anniversario di Melinda, aveva annunciato la posizione favorevole al progetto di rinnovo varietale, ribadendo quanto tale progetto sia “una partita fondamentale per le strategie del futuro che potranno dare ancora più slancio al mercato della frutticoltura del nostro territorio trentino oltre che essere una chiave per lo sviluppo sempre maggiore in termini di sostenibilità” .

Un finanziamento che ha un importante significato, perché finalizzato a favorire una filiera ancora più sostenibile, non solo per quanto riguarda gli effetti positivi sull’ambiente, ma anche sui livelli occupazionali, in quanto sostiene varietà più rustiche-resistenti (che richiedono meno interventi di difesa e particolarmente adatte al metodo di coltivazione bio), e varietà dalla qualità altissima, in grado di soddisfare le richieste dei consumatori disposti a pagare bene un prodotto eccellente. Obiettivo, quindi, è dare supporto a un comparto che deve operare sempre più in sinergia con altri settori e con la popolazione sul territorio, e che cercherà di rimanere sul mercato mantenendo elevata l’offerta di lavoro.

Il contributo, che abbatterà il costo di impianto delle singole piantine, riguarda la mela Fuji, più le nuove club Kizuri-Morgana®, Gradisca, Fengapi-Tessa®, Isaaq®, Galant®, Kissabel®, UEB6581 (un codice che presto diventerà anche un nome) e SweeTango®. Proprio quest’ultima, arrivata in Europa nel 2013, inizialmente in Svizzera e poi in altri Paesi europei tra cui l’Italia, è l’esempio lampante di un prodotto nuovo che ha sedotto in poco tempo il mercato. Basti pensare che negli Stati Uniti, Paese da sempre leader nell’indicare la strada delle tendenze di consumo, SweeTango è presente dal 2009 e oggi è una delle mele più richieste grazie alle sue straordinarie caratteristiche di croccantezza, freschezza e appagamento visivo – il suo bel colore rosso invoglia infatti al morso.

“È importante che tutto il sistema lavori in un’unica direzione per garantire un futuro all’insegna di un mix varietale più ampio, che incontri il gusto e la voglia di sperimentare dei consumatori moderni e che al contempo migliori le prospettive di stabilità del settore, quindi anche i redditi delle famiglie dei nostri coltivatori – ha dichiarato Paolo Gerevini, direttore generale del Consorzio -. Punteremo sempre sulle varietà classiche, come la Golden o la Renetta, cercando di elevarne sempre più la qualità, ma le affiancheremo alle club per ampliare la nostra offerta, raggiungere nuovi mercati e di conseguenza migliorare le performance di reddito”.

Le varietà più amate come Golden o Renetta rimarranno dunque, ma per loro si prediligerà la qualità alla quantità, cercando di migliorare la loro resa (PLV) per ettaro. Grazie alla diversificazione tra varietà tradizionali e nuove, l’intero sistema economico ne potrà trarre vantaggio; il Trentino e le sue Valli del Noce, che già stanno esportando con buoni risultati le mele fuori dai confini nazionali, riusciranno a soddisfare meglio le richieste provenienti dall’estero, innescando un circolo virtuoso che avrà ricadute favorevoli su tutta la filiera.

Da oggi è disponibile per i produttori consorziati un ventaglio di nuove varietà in grado di completare l’assetto attuale del ciclo produttivo e di raccolta, permettendo una migliore organizzazione del campo. Melinda metterà poi tutto il proprio know how professionale per consentire di far arrivare nei negozi frutti come sempre qualitativamente superiori.

I produttori che vorranno quindi condividere questa visione possono farlo fin da subito, il Consorzio, da parte sua, ha intanto già pianificato importanti interventi di comunicazione su queste nuove varietà, così da favorirne un’ottimale introduzione sul mercato e nelle abitudini alimentari dei consumatori.

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