Come gli italiani cucinano i funghi? Trifolati, saltati in padella o come condimento della pasta o del riso. In realtà, ci sono tantissimi modi per prepararli, spesso poco conosciuti, per questo è utile generare cultura del prodotto, sia sviluppando nuove referenze pronte all’uso
sia comunicando sul punto vendita nuovi suggerimenti d’utilizzo.
È quanto emerge dalla ricerca commissionata da O.P. Consorzio Funghi di Treviso ad Agroter, svolta in Italia su un campione di 3.000 responsabili d’acquisto.

Istrana (TV), luglio 2019 – Crudi nelle insalate, saltati in padella, al forno, alla griglia, trifolati, gratinati, fritti, come condimento della pasta e del riso: la famiglia dei funghi coltivati è la regina indiscussa della versatilità in cucina, grazie alla capacità di trasformare il gusto di ogni piatto. I funghi possono infatti essere preparati in modi diversi e impiegati in svariate ricette, ma gli italiani sembrano prediligere invece le preparazioni più classiche.
Questo è quanto emerge dall’indagine del Monitor Ortofrutta di Agroter, effettuata su un campione di 3.000 responsabili acquisto, che ha osservato come in una categoria così ampia come quella dei funghi, in cucina prevalgono le preparazioni base. Sempre e solo: trifolati, saltati in padella o come condimento sulla pasta e riso. Proprio per questo il fungo è oggi un prodotto destinato all’acquisto d’impulso non programmato, messo nel carrello solo nel momento in cui il consumatore lo trova sullo scaffale del punto vendita. Ecco perché occorre stimolare i consumatori, sviluppando nuove referenze pronte che abbinino, ai funghi, ingredienti originali e salutari. Ricette smart e creative in grado di invogliare il cliente a una scelta consapevole e non istintiva.
Un cambiamento che deve essere supportato anche da una comunicazione ad hoc, che metta in evidenza le enormi potenzialità dei funghi, generando cultura sul canale attraverso consigli d’uso e prodotti ad alto tasso di servizio. A commissionare la ricerca è O.P. Consorzio Funghi di Treviso, il primo polo produttivo di funghi in Italia, formato da 13 aziende agricole tutte situate nelle province di Treviso, Padova e Belluno. Un interesse nato dalla volontà di misurare i trend del proprio mercato, per migliorare l’assortimento di prodotti all’interno dei punti vendita, verificando i gap e progettando soluzioni per colmarli.

Alla domanda “Come mangia lei di solito i funghi?” rispetto diverse tipologie di prodotto, quali Champignon, Pleurotus, Pioppino, Cornucopie, Shiitake, Finferli/Gallinacci, Ovuli e Porcini, le risposte più frequenti sono state per tutte le categorie, in maniera indistinta: “Trifolati”, “Saltati in padella” e “Come condimento della pasta o del riso”. Eppure molte referenze sono buonissime anche crude e tagliate a fette per insalate di funghi o come ingrediente per insalate miste. Si prestano per una cottura al forno, alla griglia, fritti o gratinati, preparazioni meno tradizionali, ma che aprono il fungo a una molteplicità di utilizzi diversificati, quasi mai presi in considerazione per mancanza di una vera conoscenza del prodotto.

La soluzione? Fare cultura su tutta la catena del valore: sulle aziende, sul trade, sui consumatori, innestando un circolo virtuoso di cui il comparto non ha che da beneficiare. La strada da percorrere è quella quindi dell’innovazione di prodotto che finalmente porti anche i funghi a diventare un prodotto/servizio di IV e V gamma, pronto all’uso a crudo o dopo cottura.

La O.P. Consorzio Funghi di Treviso è già pronta con la linea “Spadella il gusto”: CHAMPIGNON AFFETTATI, I TRIFOLATI, FUNGHI & VERDURE, FUNGHI PLEUROTUS, per offrire al punto vendita un pacchetto di prodotti completo, appealing, in linea con le esigenze dei consumatori (praticità di consumo e time saving) e in grado di svelare caratteristiche dei prodotti sconosciute ai più e uniche nel proprio genere. In questo senso, ampliare l’offerta, analizzandone a fondo tutte le potenzialità, permette a tutto il settore di crescere e al consumatore di ottenere un valore aggiunto importante per familiarizzare e scoprire ogni vantaggio dei funghi: buoni, versatili e facili da preparare, oltre che un concentrato di proprietà benefiche per l’organismo.

Con questa ricerca O.P. Consorzio Funghi di Treviso conferma quindi il suo ruolo di leader nel mercato dei funghi italiani coltivati, proseguendo il proprio percorso di evoluzione in termini di ricerca e sviluppo, per garantire al consumatore il massimo della varietà, del gusto e delle proprietà nutrizionali, spiccando in prima linea tra gli scaffali riservati alla quarta gamma.

www.consorziofunghitreviso.it

About
La gamma di O.P. CONSORZIO FUNGHI DI TREVISO s.c.a.p.a. comprende una ricca produzione di funghi coltivati Champignon, Pleurotus, Pioppini e Cornucopiae forniti ai principali mercati ortofrutticoli d’Italia e alle più importanti catene di ipermercati, supermercati, discount, grandi magazzini nazionali e alle grandi industrie alimentari. La sua produzione è certificata secondo le norme, UNI EN ISO 22005:2008 sulla rintracciabilità, lo standard GLOBAL G.A.P. e la norma volontaria di CSQA che prevede la difesa delle avversità fitosanitarie per mezzo della “produzione integrata” con la riduzione del 70% del residuo massimo consentito dei fitofarmaci. È inoltre certificata GRASP – Global Gap Risk Assessment on Social Practice -, lo standard per le ispezioni delle buone pratiche sociali che integra quanto già previsto da GLOBAL GAP IFA circa la salute e la sicurezza dei lavoratori, focalizzandosi sulla valutazione di indicatori di base sui potenziali rischi sociali nelle aziende agricole.
Parte della produzione si avvale infine della Certificazione Prodotto Biologico. La sede dell’OP applica lo standard IFS food.
O.P. CONSORZIO FUNGHI DI TREVISO s.c.a.p.a. aderisce al Fungo Italiano Certificato, un progetto che ha come intento quello di informare i consumatori sugli importanti valori nutrizionali dei funghi e offrire una garanzia in più sulla qualità di questi eccezionali prodotti grazie al rigoroso controllo di tutta la filiera.
Il Consorzio Funghi di Treviso è il primo polo produttivo di funghi in Italia nato dall’unione di 13 aziende e società agricole situate nelle province di Treviso, Padova e Belluno.