Presentata l’anteprima della ricerca IRi sul mondo della GDO che mostra una panoramica sul canale nei primi 4 mesi del 2019 e una survey sulla carta dei vini al ristorante

Valdobbiadene, 23 maggio 2019
The Wine Net, la prima rete di cooperative italiane nata nel 2017, ha organizzato la seconda giornata annuale dedicata a far conoscere questa interessante rete di imprese della cooperazione e approfondire i principali temi che oggi coinvolgono la realtà nel mercato nazionale e internazionale.
Lunedì 20 maggio 2019 l’appuntamento si è svolto presso la Cantina Produttori di Valdobbiadene – Val D’Oca, dove erano presenti le sei aziende della rete nata nel 2017 con l’intento di unire il meglio della cooperazione italiana, che hanno affrontato in questa seconda edizione (la prima in novembre è stata in Valpolicella) tematiche importanti legate alla distribuzione dei prodotti, sia dal punto di vista del settore Horeca che GDO.
Una giornata tra degustazioni e incontri per presentare la storia e l’identità produttiva delle sei cooperative italiane che hanno dato vita a The Wine Net: Cantina Valpolicella Negrar (Veneto), Cantina Produttori di Valdobbiadene – Val D’Oca (Veneto), Cantina Pertinace (Piemonte), Cantina Cooperativa Vignaioli del Morellino di Scansano (Toscana), CVA Canicattì (Sicilia), Cantina Frentana (Abruzzo).
“Oggi abbiamo trovato diversi spunti di riflessione e scenari evolutivi della commercializzazione dei vini sui due canali. Sono contento di aver ospitato questo secondo appuntamento, ci aiuta a guardare avanti con ottimismo sia sul mercato domestico che all’estero” ha detto Aldo Franchi, direttore di Val d’Oca.

La giornata, aperta ad operatori Horeca e GDO, si è articolata in una serie di momenti, aperti da un workshop mattutino dedicato all’on-trade “La Carta dei Vini vista dal cliente – da un’indagine online gli indicatori di scelta” condotto da Fabio Piccoli, direttore di Wine Meridian, e con Laura Bresciani, giornalista e PR Senior Consultant e Francesca Negri, scrittrice, blogger e giornalista certificata WSET.

“Oggi abbiamo presentato una survey concentrata sulla percezione del consumatore di fronte ad una carta di vini con un campione di circa 2100 intervistati. È emersa un’analisi trasversale comparando generi, aree geografiche” ha raccontato Laura Bresciani.
“Le carte di vino di oggi dovrebbero prestare più attenzione al cliente e al tipo di cucina che si propone. I ristoratori sono sempre più chiamati ad un’individuazione più consapevole del target a cui rivolgersi. Dobbiamo inoltre considerare il ristoratore e il maitre come veri promotori dei vini ai quali dovremmo mettere in mano uno strumento più narrativo, semplice ed emozionale di racconto dei vini” ha detto Francesca Negri.
“Oggi assistiamo ad un consumatore sempre meno fedele e disorientato nel proliferare di un’offerta molto ampia. In quest’ottica ci accorgiamo che gli intermediari sono fondamentali per dare a tutti il migliore approccio al vino possibile. Come trovare un approccio che rassicuri il consumatore nella scelta? Non è questione di numero di vini nella carta, ma di come condurre il consumatore nella decisione del vino adatto ai suoi gusti o al piatto” ha detto Fabio Piccoli.

Il pomeriggio, invece, è stato aperto da un workshop off-trade “L’evoluzione del consumo domestico dei vini in Italia -Anteprima ricerca IRI – aprile 2019” con Armando Brescia, direttore di Distribuzione Moderna, Virgilio Romano, Business Insight Director CGD Department IRi e Francesco Campesan, consulente GDO.

La ricerca“Il 2019 inizia sotto i migliori auspici. Il vino inteso come vini e spumanti, a volume mostra una crescita dell’1,2% e a valore del 5,1% (totale Italia incluso Discount)” ha spiegato Virgilio Romano, raccontando l’anteprima della ricerca IRI. “L’inversione di tendenza è più marcata sui vini in bottiglia da 0,75 litri, mentre decisamente penalizzato è il formato da litro e mezzo che continua a calare nelle vendite.
Una nota sui canali di vendita: in positivo troviamo Supermercati e Discount, poco sotto lo zero ipermercati e piccoli supermercati (Lsp), in netto miglioramento comunque rispetto alla chiusura 2018. Tre i motivi principali, il raffreddamento dei prezzi, l’aumento delle promozioni, la contro-cifra 2018 decisamente negativa. A proposito dei prezzi il 2019 mostra un deciso raffreddamento, conseguenza dell’abbondante vendemmia 2018. Il ‘’rischio’’ è che nei prossimi mesi potremmo vedere questa situazione: volumi in ripresa ma prezzi in picchiata” conclude Romano.

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